Il nuovo singolo di Annalisa, Maschio, sta facendo parecchio discutere — e non solo per il sound catchy e il testo provocatorio. Alcuni ascoltatori, infatti, hanno puntato il dito contro la cantante accusandola di blasfemia per aver inserito riferimenti a Maria e Gesù nella canzone.
Annalisa Maschio canzone
Sui social è scoppiato un vero e proprio dibattito: c’è chi difende la libertà artistica e chi, invece, parla di un attacco alla fede cristiana “solo per far parlare di sé e vendere di più”.

Nel brano, Annalisa utilizza immagini potenti e simboli religiosi per, a detta di molti fan, stimolare una riflessione sui ruoli di genere e sull’influenza dell’immaginario collettivo. Tuttavia, alcune frasi hanno infastidito una parte del pubblico, che ha trovato le parole fuori luogo e offensive nei confronti del sentimento religioso.
Sui profili social della cantante e nei commenti ai post promozionali, non mancano critiche pungenti: “Usare Maria e Gesù per vendere un disco è inaccettabile”, scrive un utente.

In contrapposizione, alcuni difendono Annalisa, sottolineando che la musica dovrebbe generare discussioni, altrimenti è irrilevante.
Non è la prima volta che un brano pop italiano tocca corde sensibili, ma Maschio sembra aver centrato un nervo scoperto, mescolando tematiche sociali, religione e provocazione artistica. Annalisa, per ora, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alle polemiche, ma il clamore intorno alla canzone ha sicuramente acceso i riflettori sul suo nuovo progetto.

Cosa ne pensi? È giusto mettere in discussione i simboli religiosi nell’arte o si sta davvero esagerando?
👉 LEGGI ANCHE: Giovanni Tronchetti Provera si separa da Chiara Ferragni e torna dall’ex moglie
Gossip Chi, La Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA