Il quorum referendum 2025 è stato il grande assente della tornata elettorale appena conclusa. Mentre gli italiani si preparavano a un weekend all’insegna del sole e delle gite fuori porta, le urne si sono svuotate come una piscina a settembre: affluenza ferma al 30,6%, ben lontana da quel fatidico 50% più uno necessario per rendere valido il voto referendario.

Una cifra che suona più come un segnale politico (e sociale) che un semplice dato statistico.
Referendum 2025: il quorum non c’è, ma le sorprese sì
L’assenza di partecipazione ha messo in luce, ancora una volta, il profondo deterioramento dei meccanismi di democrazia diretta.
Stranamente, proprio quando il quorum del 2025 sembrava destinato a restare un miraggio, le elezioni comunali in alcune località di primo piano hanno sfornato risultati tutt’altro che scontati.

A Taranto, per esempio, il centrosinistra ha messo a segno un colpo netto, portando in trionfo Walter Bitetti come nuovo sindaco. Un successo non solo politico, ma anche simbolico, in una città spesso teatro di battaglie ambientali, industriali e ora anche civiche.
I numeri che non votano
Trentuno italiani su cento sono andati a votare. Pare che altri abbiano scelto tra Netflix, una giornata sulla spiaggia o l’indifferenza totale.
La domanda sorge spontanea (e un po’ ironica): ma se cade un referendum e nessuno è lì per ascoltarlo, fa davvero rumore? Il quorum referendum 2025, con la sua assenza, ha lanciato un messaggio chiaro: o si ripensa il rapporto tra istituzioni e cittadini, o la democrazia diretta rischia di diventare una cartolina sbiadita da tempi passati.

Certo, la disaffezione può avere molte cause: sfiducia nei confronti della classe politica, scarsa informazione sul contenuto dei quesiti, oppure semplice pigrizia. Ma il dato resta: un terzo del corpo elettorale non basta per cambiare le regole del gioco.
A Taranto, Bitetti emerge vincente, con il ballottaggio che si profila all’orizzonte
Se sul fronte referendario si è assistito a un naufragio, sul piano locale la politica ha ancora mosso le sue pedine.
Bitetti è stato nominato sindaco di Taranto, in questo modo il centrosinistra ha riconquistato il controllo amministrativo della città.
In altri comuni, invece, sarà necessario attendere i ballottaggi per avere un quadro definitivo. Intanto, nei corridoi dei palazzi e nelle redazioni, si discute già su come e se riformare la legge sui referendum.
In definitiva, tra urne trascurate e schede accuratamente ripiegate, si conclude una tornata che lascia più domande che risposte. Ma una certezza resta: il quorum referendum 2025, ancora una volta, non ha risposto all’appello.
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