Il Consiglio comunale dice addio all’onorificenza del Duce Benito Mussolini, ma Forza Italia non ci sta. E a Riccione si apre un dibattito tragicomico tra passato, presente e… revisionismo creativo.

Benito Mussolini: cittadinanza onoraria revocata
A Riccione è arrivata una notizia che nel 2025 suona surreale: revocata la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Già, proprio quella.
Con un voto in Consiglio comunale che sembrava uscito da un episodio di Boris, 12 favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti hanno messo la parola fine a un “onore” concesso nel 1924. Solo ci sono voluti… 101 anni. Ma si sa, in Italia le cose si fanno con calma. O con amnesia selettiva.

“Avete paura della storia!”: il dramma in diretta
A dare fuoco alle polveri ci ha pensato il consigliere di Forza Italia, Andrea Dionigi Palazzi, che ha preso il microfono e, in perfetto stile dramma istituzionale, ha lanciato l’accusa: “Avete paura della storia!”. Una frase che, detta mentre si discute la cittadinanza a un dittatore, ha tutta l’ironia involontaria dei meme peggiori.
Caro Palazzi, nessuno ha paura della storia. Piuttosto, molti hanno paura che qualcuno continui a chiamarla “onorata” quando si parla di vent’anni di censura, leggi razziali, repressione politica e guerre perse malamente. Ma eh, punti di vista.
Mussolini cittadinanza che suona come una barzelletta
Che Mussolini avesse ancora cittadinanze onorarie sparse per l’Italia nel 2025 non è esattamente motivo di vanto. È un po’ come trovare una statua del tuo ex nel salotto e chiedersi “come ha fatto a restare qui così a lungo?”. La decisione di Riccione è quindi non solo giusta, ma quasi terapeutica. Una seduta di igiene democratica.
Certo, i cinque contrari e i tre astenuti ci fanno riflettere: in una votazione dove il soggetto è Benito Mussolini, ci sono ancora dei dubbi? Serve un PowerPoint con cronologia delle dittature o bastano 10 minuti su Wikipedia?
Il nodo cruciale non è la storia in sé, bensì come viene interpretata e utilizzata. Nessuno sta strappando pagine dai libri di storia. Al contrario: riconoscere che non è più il caso di onorare certi nomi è esattamente fare i conti con la storia. Quella vera, senza nostalgia né Photoshop ideologico.
Quindi sì, Riccione revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini, e finalmente. Non è censura, non è paura. È semplicemente buonsenso. O, come direbbero a scuola: “meglio tardi che mai, ma ci hai messo un secolo, Riccione!”.
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