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Adriano Celentano chi è il Molleggiato della via Gluck

Chi non conosce Adriano Celentano alzi la mano! Ah, da qui non posso vedervi, ma immagino che non ci sia nessuno che non ha mai anche solo sentito parlare di questo artista cardine della scena musicale (e non solo) italiana, amato da intere generazioni.

Se però siete approdati in questo articolo, scommetto che vostro è il desiderio di saperne di più su di lui, sul Molleggiato, come è anche noto, e allora eccomi pronta a svelarvi tutto sulla sua biografia, carriera e vita privata. Siete pronti? Cominciamo subito.

Adriano Celentano

Chi è?

Celentano è un po’ un tuttofare: a lui si riconduce infatti il ruolo primariamente di cantautore, con dalla sua brani sempiterni quali Azzurro, L’emozione non ha voce e Una carezza in un pugno, ma anche di attore, cabarettista, regista e sceneggiatore.

Insomma, non si fa mancare proprio nulla! Ma come tutto è iniziato? Andiamo a scoprirlo nel paragrafo successivo.

Biografia: tutto parte dall’Epifania nella Via Gluck

Il ragazzo della via Gluck è uno dei suoi brani più famosi, e non è stato scritto mica per puro caso: Adriano Celentano viene infatti al mondo proprio in via Cristoforo Gluck, in quel del quartiere Greco di Milano, il 6 gennaio (tradizionalmente noto come giorno della Befana, o per dirlo meglio dell’Epifania) del 1938.

I suoi genitori, scomparsi rispettivamente nel 1951 e nel 1973, si chiamavano Leontino e Giuditta e prima di lui hanno avuto altri quattro figli, anche loro tutti passati a miglior vita: Rosa (madre dell’attore e cantautore Gino Santercole), Alessandro (padre della ballerina e coreografa Alessandra Celentano), Maria e Adriana, morta di leucemia a soli 9 anni.

Celentano cresce come tutti gli altri ragazzi del luogo, senza troppi soldi né grilli per la testa, ma accompagnato fin da giovanissimo dalla passione per la musica, che lo porta a strimpellare il mandolino prima e la chitarra poi.

E che dire della scuola? Anche in questo, il piccolo Adriano non si discosta poi molto dai suoi coetanei: non gli piace per niente, tanto da abbandonare gli studi alla conclusione delle elementari.

Di starsene in giro a fare nulla tutto il giorno però non se ne parla, nonostante l’ancora giovane età, e dunque Celentano inizia a dedicarsi a diversi lavoretti che gli fruttano i suoi primi soldi. Tra tutti, quello a lui più incline è il mestiere di orologiaio, che gli rimane impresso nel cuore anche negli anni a venire, diventando pian piano più un hobby – mantenuto ancora oggi – che un semplice lavoro. Del resto si sa: un musicista deve tenere il tempo… ok, la smetto, chiedo venia.

Rimanendo in ambito musicale, comunque, Adriano si avvicina nel 1955 al rock’n’roll, di cui sogna di diventare un massimo esponente. Ci prova fondando il gruppo dei Rock Boys insieme ad alcuni amici (ma di esso farà successivamente parte anche il pianista Enzo Jannacci) esibendosi in locali dell’hinterland milanese sia cantando che ballando, riscuotendo una notevole fama.

È in questo periodo che gli viene assegnato il soprannome de Il Molleggiato. E sapete come? In un modo davvero curioso.
Il 18 maggio del 1957 viene infatti indetto il Primo Festival del Rock and Roll e Danze Jezz, a Milano, presso il Palazzo del Ghiaccio, e a quest’evento partecipano sia Adriano Celentano e i suoi Rock Boys, sia un ballerino di professione di nome Alberto Longoni, meglio noto come Torquato il Molleggiato.

Qualcosa però va storto, per il suddetto Longoni, che a causa della tumultuosa folla rimane bloccato per ore fuori dal locale, non riuscendo di conseguenza a raggiungere il palco e ad esibirsi.

Celentano, al contrario, mette in scena di fronte al vasto pubblico tutti i suoi numeri di ballerino… che per la loro scioltezza ricordano molto quelli di Longoni. Proprio quella sera, al Palazzo del Ghiaccio di Milano in occasione del Festival del Rock and Roll, Adriano Celentano entra nei cuori di tutti come Adriano Il Molleggiato. E Longoni? Beh, semplice: smette di usare per se stesso quel soprannome.

Ma quella serata di quasi primavera dona al nostro Celentano molto più che uno pseudonimo: gli regala una carriera discografica destinata a scrivere la storia.

Al Festival c’era infatti tra gli altri il produttore Walter Guertler che, ammirato dalla performance di Celentano, gli offre un contratto per la realizzazione del suo primo album: è il 1958 l’anno in cui esce il suo primo e ufficiale EP, che poi non è altro che una raccolta di cover di brani di successo americani, come Jailhouse rock di Elvis Presley e Rip it up di Little Richard.

Da come si evolverà da questo momento in poi la sua carriera parleremo nel paragrafo dedicato un po’ più avanti.

Prima di proseguire, però, vi lascio ancora qualche curiosità sul Molleggiato: è un fervente oppositore della caccia, da lui definita “un atto contro l’amore”, è vegetariano, è un cattolico praticamente e ritiene che il Paradiso sia un posto pieno di animali dotati del dono della parola.

Età, segno zodiacale

Quanti anni ha Adriano Celentano oggi? L’età del nostro artista è attualmente di 86 anni, mentre il suo segno zodiacale è quello del Capricorno.

L’altezza di Adriano Celentano è invece pari a 178 centimetri.

Adriano Celentano e Claudia Mori: un po’ di crisi e tanto amore

Dopo una relazione di qualche anno con la cantante Milena Cantù, nel 1963 avviene l’incontro tra Adriano Celentano e Claudia Mori sul set del film Uno strano tipo.

Innamorato sin da subito di lei, nonostante sia ancora fidanzato con Milena, decide di corteggiarla e ben presto tra i due viene instaurata una relazione che, nel 1964, sfocia in un matrimonio segreto… talmente segreto che la Cantù manco ne viene informata.

Dopo comunque aver posto un punto definitivo di stop alla sua precedente storia (era ora!) Celentano e la Mori iniziano la loro vita insieme. Tutto prosegue in modo idilliaco per una ventina d’anni circa, quando la coppia si trova invischiata in una crisi che li porta a vivere separati fino al 1985, periodo durante il quale Celentano ha anche un flirt con l’attrice Ornella Muti.

In occasione tuttavia delle riprese del film Joan Lui – Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì, diretto dallo stesso Celentano e recitato, per sua precisa volontà, dalla moglie Claudia, tra i due tutto si sistema e si chiarisce. Ad oggi, stanno ancora insieme.

Adriano Celentano insieme alla moglie Claudia Mori

I figli di Adriano Celentano e Claudia Mori sono tre: Rosita, Giacomo e Rosalinda, nati rispettivamente nel 1965, 1966 e 1968. Nel 2004, inoltre, Celentano è diventato nonno di Samuele, figlio di Giacomo.

Una carriera tra la sala d’incisione e il cinema

I primi EP di Celentano non fanno chissà quanto successo, ma tutto inizia a cambiare con la pubblicazione de Il ribelle, dal titolo del brano omonimo, primo singolo scritto dallo stesso Celentano.

Seguono da quel momento in poi numerosi altri lavori discografici: 39 album in studio, 5 dal vivo, 40 raccolte e 9 EP.

Nella prima categoria, ovvero album dal vivo, citiamo per fare solo alcuni esempi Furore (1960), Il ragazzo della via Gluck (1966), Azzurro/Una carezza in un pugno (1968); I mali del secolo (1972), Yuppi du (1975), Svalutation (1976), Un po’ artista un po’ no (1980), I miei americani e I miei americani 2 (1984, 1986), Mina Celentano (1998, il suo album più venduto, contenente brani cantanti con Mina), C’è sempre un buon motivo (2004), Facciamo finta che sia vero (2011), Le migliori (2016) e Adrian (2019).

Il totale di vendita dei suoi dischi? Più di 150 milioni di copie.

Per rimanere allora in tema di canzoni di Adriano Celentano più famose, non possiamo evitare di nominare – anche in questo caso tra le moltissime – 24000 baci (1955), Il tuo bacio è come un rock (1959) Il ragazzo della via Gluck (1966, disponibile all’ascolto qui di seguito), Pregherò (1966), Una carezza in un pugno (1968), Azzurro (1968, collocata in terza posizione nella classifica dei singoli più venduti di sempre), Il tempo se ne va (1980), L’emozione non ha voce (1999), La cumbia che ti cambia (2011), oltre ai brani incisi con Mina come Acqua e Sale del 1998 e con Claudia Mori come Non succederà più del 1982.

Curiosità a tema: nel 1983, a Celentano venne proposto da un giovane Toto Cutugno di cantare un proprio brano, scritto appositamente per lui: L’Italiano. Adriano però rifiutò, ma la canzone non andò affatto sprecata, diventando da quel momento in poi il marchio di fabbrica dello stesso Cutugno.

Non solo cantante, però. Nel 1959 si inizia a parlare anche dei film di Adriano Celentano: l’artista approda infatti al cinema quell’anno con il titolo I ragazzi del juke-box, di cui cura anche la colonna sonora ufficiale.

Seguono nel corso degli anni numerosi lungometraggi di cui è spesso non solo attore, ma anche regista, soggettista e curatore della colonna sonora, come Rugantino (1973), Bluff – Storia di truffe e imbroglioni (1976, con cui ottiene il David di Donatello per il migliore attore), Geppo il Folle (1978), Il bisbetico domano (1980), Mani di velluto (1980, col quale riceve nuovamente il David di Donatello come migliore attore), La locandiera (1980), Bingo Bongo (1982), Il burbero (1986) e Jackpot (1992).

Tra i libri di Adriano Celentano citiamo infine Il Paradiso è un cavallo bianco che non suda mai (1982), Il re degli ignoranti (1991) e Rockpolitik (2006).

Instagram

Non esiste un profilo Instagram di Adriano Celentano, nonostante siano moltissimi a parlare di lui sui social.

Ma adesso tocca a voi: diteci nei commenti qual è il brano di Adriano Celentano che vi piace di più, quello a cui siete da sempre maggiormente affezionati. Vi aspettiamo!

Gossip Chi, La Redazione

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