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Alain Delon chi è l’attore bello e dannato, film, malattia, vita privata

Uomo meraviglioso e attore sempiterno: Alain Delon è uno di quei personaggi che tutti, indipendentemente dall’età e dai gusti in tema di cinema, conoscono, anche solo per sentito nominare.

In ogni caso, ci pensiamo noi oggi a raccontarvi tutto ciò che c’è da sapere su di lui, sulla sua biografia, carriera e vita privata.

Alain Delon

Alain Delon chi è?

Delon vanta una carriera decennale da attore, produttore cinematografico e pure regista.

Tra i titoli che gli sono stati conferiti, rientra quello di uno dei maggiori sex symbol dell’intera storia e di uno degli attori migliori di sempre di Francia.

Oltre a numerosi premi vinti per le sue interpretazioni eccellenti, nel 1972 gli è stato conferito il David di Donatello speciale alla carriera.

Vediamo però ora nel paragrafo successivo come sono stati i primi anni di vita di Alain Delon.

Biografia

Nasce con il nome completo di Alain Fabien Maurice Marcel Delon l’8 novembre del 1935, presso Sceaux, piccolo comune francese.

I genitori di Alain Delon si chiamano Fabien Delon ed Edith Arnold, ma nel 1939 i due si separano: quest’evento si ripercuote profondamente sulla vita presente e futura del piccolo Alain, che ha solo 4 anni.

La madre, rimasta sola, non riesce infatti a badare a lui come si dovrebbe, e conscia di ciò compie una delle scelte più difficili per un genitore: si separa dal figlio, affidandolo a una nuova famiglia.

Sono anni particolari, questi. Il padre affidatario è una guardia carceraria, e rende testimone il bambino di un evento non propriamente adatto alla sua età, ovvero l’uccisione tramite fucilazione di Pierre Laval, ritenuto responsabile di collaborazionismo con la Germania di Hitler.

Solo quattro anni dopo, però, tutto cambia di nuovo per Alain, che viene trasferito presso il collegio di Issy-les-Moulineaux. Qui si fa subito riconoscere per il suo carattere ribelle, ma è proprio in questo luogo che la sua perenne solitudine viene allietata dalla neonata amicizia con un giovane di nome Gerard Salomé, al quale per lungo tempo a venire rimarrà legato profondamente.

Alain Delon

Alla scuola invece no, il piccolo Delon non è legato, manco per niente; dopo diverse bocciature, sceglie di abbandonare il percorso di studi ad appena 14 anni e, sotto consiglio della madre biologica, diventa apprendista salumiere presso la macelleria del nuovo marito di lei.

Il lavoro gli piace, ed è pure bravo in ciò che fa, ma la sua è una mente sempre vogliosa di nuove emozioni… e tre anni dopo cambia nuovamente le carte in tavola decidendo di arruolarsi nella marina francese. Un’avventura che dura cinque anni, questa, portandolo anche a vedere dal vivo la guerra d’Indocina, e che gli fa vivere ben 11 mesi di prigionia a causa delle sue intemperanze continue agli ordini militari.

Nel 1956 fa ritorno in patria, dove svolge numerosi lavori diversi (dal cameriere al facchino al commesso) per pagarsi da vivere.

L’amicizia con l’attore Jean-Claude Brialy, nata in questo periodo, segna tuttavia la svolta per la sua carriera. Grazie a Brialy, il nostro Delon prende parte per la prima volta al Festival di Cannes, dove viene notato dagli esponenti del cinema, che qualche tempo dopo gli offrono un contratto da attore… purché impari l’inglese.

Delon accetta, inizia un corso per apprendere la lingua e tutto sembra procedere per il meglio, ma i suoi piani cambiano nuovamente in seguito all’incontro con il regista francese Yves Allégret, sotto le cui direttive Alain inizia a tutti gli effetti la propria professione d’attore cinematografico.

Di come la sua carriera si evolverà da questo momento in poi parleremo successivamente nel paragrafo dedicato.

Rimanendo ancora per un attimo qui, non possiamo purtroppo evitare di parlare della malattia di Alain Delon.
Durante il mese di giugno del 2019, l’attore viene colpito da un ictus, e gli è diagnosticato anche un tumore linfatico.

Il dolore della malattia pesa profondamente non solo sul corpo ma anche sulla mente di Delon, che già in passato aveva sofferto di una profonda depressione.
A ciò si aggiungono le continue lotte famigliari tra i figli dell’attore, che hanno portato alla necessità di porre Alain Delon sotto tutela giudiziaria.

Età e segno zodiacale

Quanti anni ha Alain Delon oggi? La risposta è 88, nato sotto il segno zodiacale dello Scorpione.

L’altezza di Alain Delon è invece di circa 177 centimetri.

Alain Delon moglie e figli

Molteplici sono state le storie d’amore di Alain Dalon.

Oltre a una relazione di circa sei anni condotta con l’attrice e sua collega Romy Schneider e una breve scappatella con la cantante Nico, celebre è stato il passionale rapporto tra Alain Delon e Dalida, durato diversi anni e perdurato fino alla morte della donna sottoforma di profonda amicizia.
I due hanno anche duettato nel brano Paroles, paroles, versione francese della famosissima canzone Parole Parole di Mina e Alberto Lupo.

Potete ascoltarlo qui di seguito.

La moglie di Alain Delon fa invece la sua comparsa nel 1964, fa l’attrice e si chiama Nathalie, ma la loro storia termina quattro anni dopo.
Fino al giorno prima delle nozze con Nathalie, tuttavia, Delon aveva una relazione con Marisa Mell, attrice anche lei.

Dopo il divorzio dalla consorte, la compagna di Alain Delon diventa la di lui collega Mireille Darc, ma il loro idillio amoroso è travagliato da continui flirt dell’uomo, con tra le altre anche l’attrice nostrana Dalila Di Lazzaro.

Seguono altri fidanzamenti di relativamente breve durata, mentre dal 1987 al 2001 intraprende una storia più duratura e seria con la modella Rosalie van Breemen.

La fidanzata di Alain Delon diventa poi la giapponese Hiromi.

I figli di Alain Delon sono invece tre: Anthony dalla moglie Nathalie, venuto al mondo nel 1964, Anouchka e Alain-Fabien dalla van Breemen, nati rispettivamente nel 1990 e nel 1994.

Dal suo rapporto con Nico è poi stato generato un bambino, nel 1962: si chiama Christian Aaron Boulogne, ma Delon non lo ha mai riconosciuto come proprio.

Carriera

Il primo film di Alain Delon si chiama Godot ed è del 1957, mentre l’anno dopo il giovane diventa il protagonista di L’amante pura, sul set di cui conosce l’allora compagna Romy Schneider.

Ad esso fanno seguito i lungometraggi Le donne sono deboli (1959), Furore di vivere (1959) e Delitto in pieno sole (1960), titolo, quest’ultimo, che lo consacra al successo.

Successivamente, Delon approda al cinema italiano, in seguito all’incontro con il regista Luchino Visconti e alla partecipazione nei di lui film Rocco e i suoi fratelli e Il Gattopardo.

Ne Il Gattopardo Alain Delon viene affiancato da attori già amati come Burt Lancaster, e viene candidato ai Golden Globe in qualità di miglior attore debuttante.

Tra gli altri film di Delon di questo periodo, possiamo poi citare l’italiano L’eclisse (1962) e i francesi Che gioia vivere (1961), Colpo grosso al casinò (1963) e Il Tulipano nero (1964).

Successo dopo successo, inizia a prender forma per il talentuoso attore anche l’ambito progetto Hollywood, promessogli anni orsono; Delon si trova dunque a recitare in film americani quali L’ultimo omicidio (1965), Né onore né gloria (1966) e Texas oltre il fiume (1966).

Nel 1967, Delon diventa il protagonista del film francese Frank Costello faccia d’angelo, interpretazione che dà a tutti gli effetti inizio a un vero e proprio genere di personaggio: il duro che non deve chiedere mai.

Alain Delon

Non solo questo, però. Delon è infatti anche il portavoce del genere cinematografico polar, a metà tra il noir e il poliziesco. Un esempio calzante? Il film del 1969 Il clan dei siciliani, sempre con lui protagonista.

Seguono nel corso dei decenni film come Borsalino (1970), L’uomo di Saint Michael (1971), La prima notte di quiete (1972), L’assassinio di Trotsky (1972), Zorro (1975), Il figlio del gangster (1976), L’ultimo giorno d’amore (1977), Morte di una carogna (1977), Airport ’80 (1979), Nido di spie (1981), Un amore di Swann (1984), Il passaggio (1986), Il ritorno di Casanova (1992), L’orso di peluche (1994) e Uno dei due (1998).

Parallelamente al ruolo d’attore “bello e dannato”, Delon ricopre anche quello di produttore. Suoi sono film come il sopracitato Borsalino e soprattutto Flic Story (1975), di maggior successo, e ancora Per la pelle di un poliziotto (1981), primo film da lui anche diretto, oltreché recitato, scritto e prodotto.

Durante gli anni Novanta qualcosa però inizia a incrinarsi, e i suoi lungometraggi non suscitano più chissà quanto clamore nel pubblico, portando l’idea del ritiro di Alain Delon dal cinema sempre più concreta.

Negli anni Duemila, partecipa ai film Actors (2000) e ad Asterix alle Olimpiadi (2008), mentre nel 2009 lo vediamo a I migliori anni, trasmissione Rai di Carlo Conti.

Successivamente, ormai accantonata la carriera cinematografica, Delon si dedica al teatro, altra sua grande passione iniziata negli anni Sessanta.

Celebri in questo senso le pieces Les Yeux (1968), Variazioni enigmatiche (1998), I ponti di Madison County (2007), Lettere d’amore (2008) e Une journée ordinaire (2011).

Instagram

Non è presente un profilo Instagram Alain Delon ufficiale.

Sui social sono tuttavia presenti diverse fan page dedicate ad Alain Delon, a indicare quanto la sua figura abbia segnato profondamente individui di ogni generazione.

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