Negli ultimi giorni, il rinomato chef stellato Carlo Cracco è stato al centro di una serie di proteste organizzate dal gruppo ambientalista Ultima Generazione. Gli attivisti hanno preso di mira il suo ristorante situato nella Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, chiedendo che lo chef offra pasti gratuiti alle persone in difficoltà economica ogni giovedì.

La tensione è culminata quando, durante una delle manifestazioni, Cracco avrebbe sottratto il telefono a un’attivista che stava filmando l’azione di protesta, rifiutandosi poi di restituirlo. Questo episodio ha portato gli attivisti a denunciare lo chef per furto.
Carlo Cracco risponde con ironia
Stanco delle continue proteste nel suo ristorante, Cracco ha ironicamente risposto sui social media: “Ai nostri clienti non offriamo pasti gratuiti, ma tanta pubblicità gratuita, e quella sì che è gratis (per ora).” Questa affermazione sottolinea l’irritazione dello chef nei confronti delle proteste, evidenziando come queste stiano attirando l’attenzione mediatica sul suo ristorante.
Le azioni di Ultima Generazione fanno parte della campagna “Il giusto prezzo“, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle disuguaglianze economiche nel settore alimentare. Gli attivisti sottolineano come il costo di una cena nel ristorante di Cracco possa equivalere all’affitto mensile di uno studente fuori sede, mettendo in luce le disparità esistenti nella società.

Questo confronto tra il lusso di alcuni e le difficoltà economiche di altri solleva interrogativi sul ruolo della ristorazione di alta gamma nella società odierna e sulle possibili iniziative solidali che potrebbero essere intraprese per affrontare tali disuguaglianze.
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