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Carlo Levi chi è l’autore di Cristo si è fermato a Eboli, tra arte e antifascismo

Nel novero degli scrittori torinesi del Novecento un posto di tutto rispetto è occupato da Carlo Levi, individuo non solo attivo in ambito artistico ma anche politico, visto il suo costante e fervente impegno antifascista portato avanti in occasione della Seconda guerra mondiale.

In questo articolo approfondiremo meglio tale argomento, parlando più nel dettaglio proprio di Levi, della sua biografia, vita privata e carriera professionale.

Carlo Levi

Carlo Levi chi è?

Come già accennato nell’introduzione, Carlo Levi è principalmente conosciuto per il suo ruolo di scrittore: a lui si devono opere quali, per citare la più famosa, Cristo si è fermato a Eboli, romanzo impegnato in cui l’autore tratta la questione meridionale, ovvero le terribili condizioni di vita della popolazione nel Sud Italia subito dopo la conclusione della Seconda guerra mondiale.

Non solo questo, però. Levi si è infatti distinto anche come pittore, realizzando opere esposte in diversi musei italiani, e come antifascista, venendo per tale secondo motivo spesso condannato all’arresto.

Vediamo però come la sua vita è iniziata nel paragrafo seguente.

Biografia

Nasce a Torino il 29 novembre del 1902, da genitori di origini ebraiche di nome Annetta ed Ercole Raffaele, che oltre a lui hanno un’altra figlia, Luisa, nata nel 1898 e diventata neuropsichiatra infantile.

Carlo Levi e Primo Levi, nonostante l’omonimia dei cognomi, non sono tra loro imparentati.

Gli studi di Levi vengono svolti prima al liceo Alfieri di Torino, e poi all’Università di medicina, sempre nel capoluogo piemontese, dove si laurea nel 1923.

La professione di medico però non fa proprio per lui, se ne rende conto dopo un breve periodo in cui lavora come assistente presso la Clinica Medica universitaria, e per questo motivo Levi decide di non esercitarla mai, orientandosi verso le a lui più inclini materie di pittura e giornalismo.

Decisivo ai fini di questa scelta soprattutto l’incontro da parte di Levi di personalità di spicco come Antonio Gramsci, Cesare Pavese, Luigi Spazzapane ed Edoardo Persico, ma soprattutto dell’artista Felice Casorati, col quale stringe un intenso rapporto di amicizia.

Il 1931 rappresenta poi un anno di svolta per il nostro Carlo: entra infatti a far parte del movimento di stampo antifascista Giustizia e libertà, ma tre anni dopo viene arrestato per la sua attività politica e condannato al confino in quel del Sud Italia, in Basilicata, dove rimane per due anni fino alla grazia concessagli dal regime.

Questo fatto tuttavia non fa cambiare nulla per Levi, che continua a professare l’antifascismo anche negli anni a venire; dopo un soggiorno di qualche anno in Francia, trova dimora presso la casa toscana di Eugenio Montale, in cui il poeta ermetico aveva già ospitato lo scrittore Umberto Saba con la moglie Lina e la figlia Linuccia.

Gli anni del dopoguerra vedono invece Levi attivamente coinvolto in politica: esponente da anni del Partito Comunista Italiano, viene eletto senatore della Repubblica per due volte e nel 1967 fonda la Federazione italiana lavoratori emigranti e famiglie, nota con l’acronimo FILEF, un’organizzazione volta a tutelare i diritti degli italiani all’estero.

Carlo Levi

Dal 1973 tuttavia la salute di Levi inizia a incrinarsi rovinosamente, portandolo a subire due interventi per distacco della retina e a lasciare per sempre questo mondo il 4 gennaio di due anni dopo, il 1975.

Il suo corpo riposa presso il cimitero di Aliano, come da sue ultime volontà; sempre secondo sua richiesta, nel 1975 viene istituita la Fondazione Carlo Levi da sua moglie Linuccia.

Età e segno zodiacale

Al momento della morte di Carlo Levi, i suoi anni erano di 72.

Il suo segno zodiacale era invece quello del Sagittario.

Carlo Levi moglie e figlia

Da giovane, Levi intreccia una relazione con la propria cugina, Paola Levi.

Durante il rifugio presso la residenza di Montale, però, il suo cuore si lega indissolubilmente a quello della figlia di Umberto Saba, Linuccia, con cui rimarrà fino alla fine dei suoi giorni.

La figlia di Carlo Levi si chiama Anna, ed è nata dalla storia tra lo scrittore e la sopracitata cugina.

Carriera

Levi inizia a mettere a frutto la sua passione per la scrittura ai tempi dell’università, quando collabora in qualità di giornalista con Piero Gobetti per la rivista La rivoluzione liberale, mentre successivamente si dedica ad articoli a tema pittura su L’Ordine Nuovo, diretto da Antonio Gramsci.

Collabora anche con i quotidiani L’Italia libera, di cui è direttore, e La Stampa.

Nel 1943 e 1944 si dedica invece alla stesura del suo famoso romanzo autobiografico Cristo si è fermato a Eboli, ispirato alle sue esperienze nel Sud Italia dopo il confino, e trasformato in un film nel 1979.

Tra gli altri libri di Carlo Levi nominiamo L’orologio (1950), Le parole sono pietre (1955), Il futuro ha un cuore antico. Viaggio nell’unione sovietica (1956), Un volto che ci somiglia. Ritratto dell’Italia (1959) e Tutto il miele è finito (1964).

Come pittore, invece, Levi ha realizzato diverse opere, tra cui le due che vedete qui sotto.

Dipinti di Carlo Levi

I quadri sopra riportati si intitolano Amanti quello in alto e Paesaggio quello in basso, e risalgono rispettivamente al 1971 e al 1969.

Gossip Chi, La Redazione

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