Lee Ufan è un genio del pennello, dell’arte dualista, che trova nella pittura e nella scultura lo spazio ideale che ospita i suoi momenti di riflessioni collegati alla semplicità e alla complessità di una mente creativa circondata in uno spazio naturale nel quale affondano le sue radici.
Fondatore del movimento artistico Mono-ha (scuola delle cose), molto in voga in Giappone negli anni ‘60.
Nel articolo di oggi vi invitiamo a conoscere l’affascinante storia che si cela dietro questo lungimirante filosofo, pittore e scultore dalle origini asiatiche. Continuate a leggere!
Indice dei contenuti
Lee Ufan chi è?
Avete presente la nuova linea di tazzine di caffè Illy Art Collection 2023? Presentate sul mercato dalla fine di ottobre 2023.
A primo occhio quel disegno minimalista può risultare una semplice decorazione con le singole pennellate monocromatiche, una rossa e l’altra azzurra, che abbelliscono la nuova collezione Illy Art caffè, firmata Lee Ufan, vincitore del Premio Imperiale Pittura 2001, ma bisogna andare oltre per capire il significato intrinseco di questo disegno che ci accompagna nelle pause caffè e nei momenti di socialità, ovvero, regalare il giusto spazio ai momenti della vita senza riempirla di cose superflue che creano solo confusione.
Biografia
Nasce il 24 giugno 1936 in un paesino povero della Corea del Sud, sito appunto a sud di Kyongsang nella contea di Haman-Gun, in una regione montuosa, incontaminata e circondata da una natura selvaggia.
Il nome del pittore Lee Ufan, trascritto in coreano, è Hanja.
Ha vissuto in prima persona i conflitti che afflissero la Corea, dall’invasione alla colonizzazione da parte del Giappone che portarono alla divisione del paese in due nel lontano 1953.
Suo padre, un giornalista, ai tempi dei conflitti politici in Corea, venne arrestato dal regime.
Dalla madre eredita la capacità di osservazione, quando da piccolo sua mamma gli faceva ascoltare i canti degli uccellini, dicendogli che ogni canto può sembrare uguale ma in fondo è sempre diverso.
All’età di cinque anni impara la calligrafia e si avvicina alla poesia e alla pittura.
Si forma accademicamente prima presso il Collegio di Kyungnam e poi presso il liceo di Seoul. Una volta culminati gli studi, frequenta la Facoltà di Belle Arti della capitale della Corea del Sud, nel 1956, indirizzandosi verso i corsi di pittura ad olio.
Non riesce a portare a termine il percorso universitario nel suo paese d’origine in quanto decide di fuggire dalla Corea per andare in Giappone, di preciso a Yokohama, dove abita suo zio. Qui conduce una vita da clandestino finché non si iscrive, nel 1957, all’Università Takushoku di Tokyo e ottiene, nel 1958, la residenza da straniero.
Successivamente cambia istituto e frequenta l’Università di Nihon, sempre a Tokyo, dove segue i corsi di filosofia, conseguendo la laurea nel 1961. In questo periodo da’ vita alla sua prima realizzazione dal titolo From Point, dove applica la calligrafia alle opere su carta.
A seguito del conseguimento della laurea, decide di tornare, seppur per un breve periodo, nel suo paese natale.
Dall’inizio della sua incursione nell’arte minimalista contemporanea la sua vita è divisa tra il Giappone, la Corea e la Francia, dove ha vissuto e tenuto le sue opere nelle gallerie più prestigiose, diventando un affermato artista internazionale nel suo genere.
Il protagonista del nostro articolo è un pittore minimalista di arte contemporanea, uomo colto e letterato (scrittore e professore) nonché scultore.
Ogni opera d’arte di Lee Ufan è acclamata a livello internazionale, sono diversi i musei in tutto il mondo che ospitano le sue creazioni (il Guggenheim di New York; La Tate Gallery di Londra; il Centre Georges Pompidou di Parigi; il Kröller-Müller Museum di Otterlo Olanda; il Museo Nazionale d’Arte Moderna di Tokyo, Kyoto e Osaka; il Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Seoul; e il Museo d’Arte Contemporanea Hiroshima City.
Le sue opere che racchiudono dipinti, serigrafie e sculture, sono un continuo incontro di due realtà (il dualismo), ovvero l’espressione innata delle cose tali come sono e la concentrazione sul mondo che viviamo oggi.
Età e segno zodiacale
L’artista coreano nonostante i suoi 87 anni d’età, ha l’anima di un viaggiatore affamato di risposte dettate dalle sue esperienze, che trovano il centro nell’arte infinita che riflette l’introspezione dell’essere umano nell’infinità delle semplici ripetizioni che evolvono nel tempo.
Non sono noti l’altezza e il peso del pittore asiatico.
Lee Ufan moglie
L’artista e filosofo coreano è sposato dal 1965 con una connazionale di nome Kim Sungsoon. I due vivono felicemente nel paese del sol levante, Il Giappone.
Lee Ufan e Kim Sungsoon hanno tre figlie, la primogenita Mina, seguita da Soona e Bona.
Carriera
Tiene la prima esibizione di Lee Ufan nel 1967 presso la Sato Gallery di Tokyo. Il proprietario della galleria d’arte rimase molto impressionato dalle opere dell’artista coreano, tanto che i due iniziarono un sodalizio lavorativo molto fruttuoso.
Nel 1969 sancisce la tendenza Mono-ha con due esibizioni d’arte contemporanea in Giappone, una tenutasi nel maggio presso il Metropolitan Art Museum di Tokyo e l’altra al National Museum of Modern Art di Kyoto.
Sono due le gallerie che avvalorano l’espressione artistica racchiusa nella tendenza del movimento Mono-ha agli esordi, la Tamura Gallery di Tokyo e la Tokiwa Gallery.
L’esordio in Europa della Scuola delle cose di Lee Ufan avviene nella seconda metà del 1971 in occasione della mostra 7° Biennale di Parigi, come ospite rappresentante della Corea.
Per tre anni lavora come docente responsabile dei corsi di fotografia presso la Scuola di Tokyo, dal 1971 al 1974.
La prima mostra personale che lo vede nel suo paese natale avviene nel 1972, anno in cui tiene un’esibizione della sua arte presso la Myong-Dong Gallery di Seoul.
Dal 1974 arrivano numerosi inviti a tenere una mostra delle sue creazioni in diversi musei all’estero, tra i quali Germania, Francia, Danimarca, che lo affermano come l’artista minimalista di arte contemporanea del continente asiatico.
Nel 1979 l’arte di Lee Ufan viene premiata dal National Museum of Modern Art di Kyoto. Sempre in quest’anno, gli viene conferito un altro premio per l’opera Relatum.
Inoltre è stato attivo come docente, dall’aprile del 1986 fino al 1991 presso l’Università di Tama.
Ha anche scritto diversi libri di Lee Ufan Illy, uno su tutti: Lee Ufan: Art of Encounter, edito nel 2018.
Non esiste sui social un profilo personale di Lee Ufan Instagram, bensì un account che raccoglie le sue creazioni e le sue opere, che è possibile trovare sotto il nome utente @leeufanarles.
In realtà, si tratta della pagina Instagram del museo d’arte Lee Ufan Arles, in Francia, che riporta disegni, dipinti e sculture del coreano Lee Ufan, e mette anche in mostra altri artisti affermati nel settore dell’arte contemporanea. Inoltre, è presente una pagina web del museo in questione www.leeufan-arles.org.
Gossip Chi, La Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA