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Marilyn Monroe chi era la celebre diva, film, relazioni, morte

Simbolo della storia del cinema, donna meravigliosa e star sempiterna… sì, la protagonista del nostro articolo di oggi è proprio lei, Marilyn Monroe.

C’è tanto da dire sulla sua biografia, vita privata e carriera, e oggi ne parleremo insieme, un passo alla volta.

Pronti a iniziare?

Marilyn Monroe

Marilyn Monroe chi era?

La Monroe è stata un’artista a tutto tondo: attrice in primis, ma anche modella, cantante e produttrice cinematografica, ritenuta poi una vera e propria sex symbol grazie al suo fascino sensuale e deliziosamente femminile.

Nel 1954 ha conseguito il premio Henrietta Award in qualità di migliore attrice del mondo, riconoscimento riconquistato nel 1962; nel 1960, invece, ha vinto il Golden Globe come migliore attrice in un film di genere commedia/musicale, grazie alla sua interpretazione del personaggio Zucchero “Candito” Kandinsky in A qualcuno piace caldo.

Ma come è iniziata la sua vita? Andiamo a scoprirlo nel paragrafo sottostante.

Biografia

Nasce il Primo giugno del 1926 a Los Angeles, con il vero nome di Norma Jeane Mortenson Baker Monroe.

Sua madre si chiama Gladys Pearl Monroe, mentre il padre, inizialmente di identità ignota, è stato identificato solo successivamente grazie al test del DNA, ed è un uomo di nome Charles Stanley Gifford Sr., con il quale la madre aveva avuto una breve relazione conclusa per volere dell’uomo alla notizia della gravidanza.

Il cognome ok, lo abbiamo chiarito, ma perché la Monroe è passata alla storia con lo pseudonimo di Marilyn? L’idea venne nel 1946 circa al regista Ben Lyon, presso cui la ragazza lavorava. Fu proprio lui a suggerirle di usare come nome d’arte l’appellativo Marilyn, in quanto a suo dire la doppia M di nome e cognome aveva un suono dolce e sensuale, proprio come la donna da cui trasse ispirazione, Marilyn Miller.

Torniamo però ora indietro nel tempo, e concentriamoci ancora un po’ sull’infanzia della nostra, di Marilyn.

E non un’infanzia facile e lieta, la sua!

La madre, affetta da una forma di schizofrenia paranoide, gravava molto sulla figlia, sia da un punto di vista affettivo che economico.

Per risollevare la sua situazione, la bimba viene allora mandata a vivere prima dai coniugi Bolender, ai quali rimarrà sempre profondamente legata, poi da una coppia inglese, poi ancora presso un’amica della madre, e poi in diversi orfanotrofi, che la affidano negli anni a numerose case famiglie.

Questi continui sballottamenti si rivelano molto pesanti per Marilyn, che non riesce a trovare un luogo definitivo dove vivere e crescere. In alcuni casi, afferma persino di essere vittima di violenze da parte dei genitori affidatari, anche di natura sessuale.

Nel 1941, la Monroe va nuovamente a vivere con la sopracitata amica della madre, una donna di nome Grace.

Qui rimane un anno, fino al 1942, quando Grace organizza in fretta e furia un matrimonio di convenienza con l’allora fidanzato della sedicenne Marilyn, il vicino di casa James Dougherty, per “liberarsi” di lei e potersi trasferire altrove con il proprio marito.

Inizia così la vita coniugale di Marilyn, che non ha tuttavia durata molto lunga, terminando nel 1946 con un divorzio.

In questi anni, comunque, la giovane lavora presso una fabbrica di aeroplani come operaia, e proprio qui viene un giorno notata dal fotografo David Conover, che le suggerisce di dedicarsi a tempo pieno al lavoro di modella.

La Monroe segue il suo consiglio, e da questo momento prende piede la sua carriera, argomento che tratteremo più nel dettaglio nel paragrafo dedicato.

Marilyn Monroe

Parlando ancora un po’ della sua biografia, non possiamo tuttavia esimerci dal raccontare qualcosa sulla morte di Marilyn Monroe.

Essa è avvenuta il 5 agosto del 1962; il corpo della donna è stato trovato privo di vita nella sua casa di Los Angeles, nudo e con in mano la cornetta del telefono.

La causa della morte di Marilyn Monroe? Secondo quanto stabilito dall’autopsia, un’overdose da barbiturici, frutto di una dipendenza da psicofarmaci già accertata dell’attrice, che da tempo soffriva di depressione.

Sebbene si sia ipotizzato a tutti gli effetti si trattasse di un suicidio, non mancarono teorie di complotto e di omicidio, da parte in primis della famiglia Kennedy, con cui aveva una relazione clandestina.

Idee, teorie, speculazioni, queste. Chissà se c’è qualcosa di vero, tranne il fatto che quel caldo giorno di inizio agosto il mondo ha perso per sempre una delle sue stelle terrene più brillanti.

Marilyn Monroe età

Al momento della morte, gli anni di Marilyn Monroe erano soltanto 36.

Marilyn Monroe

Il suo segno zodiacale era invece quello dei Gemelli, mentre per quanto riguarda il fisico di Marilyn Monroe, ergo l’altezza di Marilyn Monroe, essa era di 167 centimetri.

Marilyn Monroe marito e figli

Tumultuosa e molto discussa, è stata la vita privata della Monroe.

Parlando di matrimoni, nel giugno del 1942 convola a nozze con il già in precedenza nominato James Dougherty, ma da lui divorzia solo quattro anni più tardi.

Nel 1954, il nuovo marito dell’attrice diventa il campione di baseball Joe DiMaggio, ma non si tratta di una relazione facile, a causa soprattutto dell’eccessiva gelosia dell’uomo che lo porta in qualche occasione ad alzare le mani su Marilyn: i due si separano dopo nove mesi di matrimonio.

Il terzo marito della Monroe, tale Arthur Miller, commediografo, fa la sua comparsa nel 1956; anche questa storia trova tuttavia la sua conclusione, nel 1961, a causa di un’irrisolvibile incompatibilità caratteriale.

Celebri poi le relazioni tra Marilyn Monroe e i Kennedy, John prima e Robert poi, ma anche per un breve periodo con Frank Sinatra.

Non esistono invece figli della Monroe: sebbene la donna sia rimasta in diverse occasioni incinta, da Arthur Miller e a quanto si dice anche da Robert Kennedy, l’endometriosi di cui soffriva le ha ogni volta impedito di portare a termine la gravidanza.

Carriera

Dopo aver lavorato in qualità di modella, posando per numerosi fotografi del tempo, nel 1947 la Monroe approda al cinema con il film The Schocking Miss Pilgrim, ma la sua parte viene tuttavia tagliata, così come succede per i film successivi, I verdi pascoli del Wyoming (1948) e You were meant for me (1948).

Sempre nel 1948 però tutto cambia, e recita nei panni di Evie in Dangerous years, suo primo vero debutto nelle sale.

Il primo successo arriva solo nel 1953, quando Marilyn è protagonista del film Niagara; di quell’anno è anche il celebre Gli uomini preferiscono le bionde, musical di cui lei è protagonista e nel quale canta brani ancora oggi noti, come Diamonds are girl’s best friend e Bye Bye Baby.

Marilyn canta “Bye bye baby”

Su questa scia si colloca il film del 1955 Quando la moglie è in vacanza, che permette alla Monroe di diventare una star conosciuta a livello internazionale: è proprio questa pellicola a vantare la famosissima scena della gonna bianca di Marilyn alzata da un colpo di vento dovuto al passaggio di un treno.

 Indimenticabile poi il lungometraggio datato 1958 A qualcuno piace caldo, che le fa vincere un Golden Globe come migliore attrice in un film commedia/musicale, premio che però ritira in chiaro stato di ebbrezza, testimonianza del suo stato mentale in progressivo peggioramento, tanto da portarla a diventare successivamente dipendente dagli psicofarmaci e dall’alcol.

Seguono solo due altri film di Marilyn Monroe, ovvero Facciamo l’amore (1960) e Gli spostati (1961).

Instagram

Come è ovvio, non esiste alcun profilo Instagram Marilyn Monroe.

Sui social sono tuttavia in molti ancora oggi a parlare della Monroe, come modello di femminilità e sensualità senza tempo.

Gossip Chi, La Redazione

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Sara
Sara
Mi definisco una "bambola di scrittura automatica", sì, proprio come Violet Evergarden e compagne: scrivo (e amo farlo) per me e per gli altri, per raccontare emozioni, storie, idee, fatti e momenti di vita, miei o altrui. Sono anche un'appassionata di libri, manga, anime, film, musica, arte e mitologia: vabbè, per dirla in breve, ho un debole per tutto ciò che riesce a insegnarmi e a lasciarmi qualcosa; "Ho il cuore affollato come le Chiese la notte di Natale", diceva Jack Kerouac, e così posso definire anche il mio, di cuore, ma uno spazietto per le cose nuove riesco sempre a trovarlo. Vorrei salvare il mondo ma ho paura dei palloncini, per non parlare dei tuoni e dei petardi, e ci sono volte, e occasioni, in cui mi commuovo 60 volte al minuto, anche per sciocchezze, dandomi poi della scemotta. Un riassunto riassuntissimo di me? Una nerd che racconta cose. Baci baci.

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