Laura Gemser è stata una sensualissima attrice hard degli anni settanta e ottanta che ha fatto volare l’immaginazione e la fantasia degli uomini dell’epoca.
Andiamo alla scoperta di qualcosa di più approfondito su questa leggenda del cinema italiano di genere softcore.
Indice dei contenuti
Laura Gemser chi è?
Icona sexy, diventata la musa ispiratrice di Joe D’Amato, con cui ha avuto l’opportunità di collaborare in diversi film, inclusi quelli della serie cinematografica Emanuelle, che la consacrò come l’attrice di genere erotico-esotico.
Sul set cinematografico di uno dei film che ha girato, conosce quello che poi diventerà suo marito, di cui parleremo più avanti.
Dalla bellezza travolgente, corpo perfetto, esibisce in ogni film la sua figura femminile in generi che spaziano dal softcore all’horror-splatter e sexploitation.
Approfondiamo di seguito la sua vita e la sua carriera.
Biografia
Il suo nome completo all’anagrafe è Laurette Marcia Gemser, nasce a Surabaya, una cittadina portuale dell’Isola di Giava, in Indonesia il 5 ottobre 1950, un anno dopo che la Repubblica Indonesiana fu riconosciuta dai Paesi Bassi come un paese indipendente.
Alla ricerca di migliori opportunità, nel 1955 si trasferisce con la sua famiglia in Europa, in particolar modo, a Utrecht, a 44 km da Amsterdam (Paesi Bassi), città dove trascorre infanzia e adolescenza.
Completa gli studi liceali presso il MULO Regentesseschool e prosegue nella sua formazione accademica iscrivendosi alla scuola d’arte Artibus Art School, dove si diploma in alta moda.
Complice la sua bellezza esotica inizia a lavorare come modella e indossatrice per diversi magazine di moda, sia nel paese dove è cresciuta sia in Belgio, oltre a comparire anche sulle riviste patinate per adulti.
Anzi, è finita per cinque edizioni sulle copertine di Playmen, nel settembre 1973, tre volte nel 1976 (marzo, maggio e novembre) e nell’aprile 1977.
Agli albori degli anni ’70 trasferisce la sua residenza a Roma, la città eterna che l’ha accolta dal 1976, dove vive una vita serena e tranquilla in una storica casa di legno che si trova nel bel mezzo di un giardino che la rende una villa pittoresca e fiabesca.
La bella attrice indonesiana, naturalizzata italiana, divenuta una leggenda dei film cult anni settanta non recita più nel cinema, specialmente da quando suo marito è venuto a mancare e poi anche il suo regista preferito, Joe D’Amato, nome d’arte di Aristide Massaccesi.
Ogni tanto lavora come costumista per il cinema o si dedica ad una delle sue passioni, il bricolage, ricavando materiali riciclati che adopera per creare oggettistica da arredamento sostenibile.
Età e segno zodiacale
L’età dell’icona indonesiana dei film di Joe D’Amato ha 72 anni. Il suo segno zodiacale è quello della Bilancia.
Non si hanno informazioni riguardo all’altezza e il peso di Laura Gemser.
Laura Gemser marito
Il suo primo e unico amore fu l’attore italiano Gabriele Tinti (classe 1932) con cui è apparsa in diversi film.
Laura Gemser e Gabriele Tinti si sono conosciuti proprio sul set di una delle pellicole in cui hanno lavorato insieme, Emanuelle nera, del 1975 per la regia di Bitto Albertini.
Anche se li separava un gap generazionale di diciotto anni, la differenza di età non fu mai un problema per loro.
I due sono convolati a nozze nel 1976 e sono stati insieme fino agli ultimi giorni di vita di Tinti, deceduto prematuramente per un infarto al miocardio, accaduto il 12 novembre 1991, all’età di 59 anni.
Carriera
Il suo debutto nel cinema italiano avviene con il film di genere erotico-esotico intitolato Free love (in italiano Amore libero) del 1974, al fianco dell’attore esordiente Enzo Bottesini, per la regia di Pier Ludovino Pavoni, conosciuto anche come Vico Pavoni.
La pellicola Amore libero con Laura Gemser fu anche girata sulla splendida Isola delle Seychelles, e le ha permesso di farsi conoscere dal grande pubblico italiano e di consacrarsi, con il nome d’arte di Emanuelle, come attrice rivelazione del genere di film per adulti, nella categoria esotico-erotico, complice la sua bellezza travolgente che non passava inosservata.
Dopo questo esordio recita un piccolo ruolo di massaggiatrice nel film francese Emmanuelle l’antivergine, al fianco di Sylvia Kristel, nel 1975, per la regia di Francis Giacobetti.
Segue la fortunata serie cinematografica, Emanuelle nera, la versione italiana (con una sola ‘emme’) della francese Emmanuelle, tratto a sua volta dal romanzo di Emmanuelle Arsan, con la direzione di Adalberto Albertini (in arte Albert Thomas) del 1975, di genere drammatico e pornografico, dove interpreta Mae Emanuelle Jordan e recita al fianco di quello che poi diventerà suo marito, Gabriele Tinti, che veste i panni di Richard Clifton.
Questo film di Laura Gemser fu un vero successo al botteghino e portò l’attrice alla ribalta nei film erotici, rappresentando un vero lancio nella sua carriera cinematografica.
Nella versione italiana, le scene della pellicola erano softcore, invece quelle più hard erano state incluse nella versione estera e girate da una controfigura della Gemser.
Dopo il successo di Emanuelle Nera, viene diretta dal celebre regista Joe D’Amato, di cui diventa la musa ispiratrice, recitando in Voto di castità, del 1976, e sempre nello stesso anno anche in Eva Nera, al fianco del marito Gabriele Tinti, nei panni appunto di Eva e Jules Levi rispettivamente.
Il proficuo sodalizio con Joe D’Amato la porta a recitare al fianco del marito nel sequel della serie Emanuelle, in Emanuelle Nera – Orient Express, del 1976, che introduce l’attrice nel filone dei Mondo movie dove gira anche scene di amore lesbico, definito nel settore come amore saffico.
Segue poi Emanuelle in America, il secondo film della serie diretto da Joe D’Amato, dove Laura Gemser si addentra nel filone exploitation e sexploitation oltre ad un approccio molto credibile allo snuff movie, con scene esplicite e più hard che includono sesso, violenza e sadismo.
A proposito delle forti contaminazioni di snuff movie in varie rappresentazioni sadiche mostrate in Emanuelle in America, D’Amato autocensura alcune scene hard in Italia, nonostante tutto fu considerato offensivo del comune senso di pudore, e dunque, venne sequestrato dal Tribunale di Avellino.
Perciò all’estero fu rilasciata la versione hardcore, senza censura, interpretata da Marina Lotar.
Continua a recitare in altri sequel di Emanuelle, la vediamo in Emanuelle e gli ultimi cannibali, dove si addentra nel genere cannibal movie; e in Emanuelle – perché la violenza alle donne?, entrambi del 1977.
L’ultimo film della coppia Joe D’Amato/Gemser che non porta il nome Emanuelle è La Via della prostituzione, dove l’attrice torna a lavorare con suo marito.
Tra le altre pellicole di Laura Gemser in cui ha recitato negli anni successivi, ricordiamo, Suor Emanuelle, del 1977 sotto la direzione di Giuseppe Vari; Violenza in un carcere femminile, regia di Bruno Mattei, del 1982; Endgame – Bronx lotta finale, del 1983; Voglia di Guardare (1985); e il drammatico La stanza delle parole, del 1992, per la regia di Franco Molè.
Abbiamo trovato diversi profili Instagram Laura Gemser che fanno riferimento alla sensualissima avventuriera Emanuelle, tuttavia sembra che si tratti di fanpage a lei dedicate.
Dunque, non abbiamo la certezza che la diva esotica degli anni ’70, l’attrice Laura Gemser, sia presente sui social, tenendo anche conto della sua età e del fatto che da anni ha voluto starsene alla larga dal mondo del cinema.
Gossip Chi, La Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA