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Gino Paoli chi è, biografia, carriera, moglie e figli, età, canzoni, tentato suicidio, Instagram

Baffi bianchi, occhiali da sole e una voce che entra nel cuore, rilassandolo e ammorbidendolo come una carezza: queste, le caratteristiche che più colpiscono di quel maestro intramontabile che è Gino Paoli, alias il protagonista indiscusso dell’articolo di oggi.

Curiosi di saperne di più sul suo conto? Eccoci allora pronti a partire.

Gino Paoli 

Gino Paoli chi è?

Paoli è senza alcun dubbio uno degli artisti di maggior importanza nel vasto mondo della musica leggera italiana, con brani intramontabili che tuttora vengono cantati e ricantati.

Sapevate però che, oltre al suo ruolo di cantante e musicista, è stato anche un esponente politico? E che ha vissuto diversi episodi molto drammatici? Ebbene sì, ci arriveremo.

Biografia

Il nostro Paoli viene alla luce il 23 settembre del 1934 in quel di Monfalcone, in provincia di Gorizia, in Friuli-Venezia Giulia.

I genitori di Gino Paoli si chiamano Aldo e Caterina Rossi, sono rispettivamente un ingegnere e una casalinga, ed è proprio quest’ultima a trasmettergli un forte amore per la musica. Lei del resto è una pianista nel tempo libero, inondando la casa di Paoli bambino con quelle note dal tono suadente, malinconico e accattivanti che solo tale strumento è in grado di emettere.

In Friuli Venezia Giulia la famiglia rimane comunque non molto dopo la nascita di Gino, per trasferirsi poi in quel di Genova: qui, il giovane incontra e si lega a Luigi Tenco, con il quale fonda la band a due chiamata I diavoli del rock.

Tra gli amici di Gino Paoli del periodo però campeggiano anche altri nomi noti del mondo musicale, quali in particolare i fratelli compositori Gian Franco e Gian Piero Reverberi, che si rivelano fondamentali per l’inizio della sua carriera.

Di questo, tuttavia, parleremo nel paragrafo dedicato.

Gino Paoli

La vita di Paoli non è comunque stata sempre facile.
Nel 1961 si avvicina infatti un po’ troppo al whisky, trasformandolo in breve una dipendenza che terminerà bruscamente una quindicina d’anni dopo con un evento nefasto: la morte del proprio fratello, causata proprio da un eccesso di alcolici.

Due anni dopo, nel 1963, arriva invece il gesto estremo: Gino Paoli tenta il suicidio a causa di una profonda depressione. Deciso a farla finita, si spara così dritto al cuore, ma evidentemente qualcuno lassù ha decretato non essere ancora arrivato il suo momento: il proiettile non gli intacca infatti il cuore, rimanendo conficcato nel pericardio toracico… luogo dove è tuttora, in quanto troppo pericoloso da rimuovere.

Ma non è purtroppo ancora finita. Sul finire degli anni Sessanta, a causa soprattutto di alcune delusioni professionali, Paoli trova conforto nella droga, ma un incidente in auto a causa degli effetti stupefacenti gli fa comprendere quanto tale sostanza sia dannosa, portandolo a disintossicarsi una volta per tutte.

Età e segno zodiacale

Se vi state chiedendo quanti anni ha Gino Paoli, la risposta è presto data: 89 anni.

Il suo segno zodiacale è invece quello della Bilancia, mentre dal punto di vista dell’altezza e peso di Gino Paoli, possiamo dire che la prima è di circa 180 centimetri, mentre il secondo si aggira sugli 85 chili.

Gino Paoli moglie e figli

Diverse sono state negli anni le relazioni, tanto celebri quanto discusse, intraprese da Paoli.

La prima moglie di Gino Paoli è Anna Fabbri, ma il rapporto subisce uno scossone in seguito all’incontro dell’uomo con la giovanissima (ancora minorenne) Stefania Sandrelli, con cui inizia una storia nel 1962.

Celebre poi il sodalizio professionale e privato formato da Gino Paoli e Ornella Vanoni: i due hanno infatti avuto una tormentata storia d’amore, tra alti e bassi.

Gino Paoli e Ornella Vanoni

Attualmente, la moglie di Gino Paoli è invece Paola Penzo, con la quale è convolato a nozze nel 1991.

I figli di Gino Paoli sono in tutto cinque: Giovanni, avuto dalla Fabbri, Amanda, da Stefania, ad oggi attrice di successo, e infine altri tre nati dallo sposalizio con la Penzo, di nome Tommaso, Francesco e Nicolò.
In un’intervista, la Vanoni ha poi rivelato di essere rimasta incinta da Paoli al tempo della loro relazione, ma di aver perso il bambino in seguito a un aborto spontaneo.

Carriera

Eravamo rimasti all’amicizia instaurata da Paoli con i compositori Reverberi, se ben ricordate.
Ebbene, proprio loro due organizzano un incontro tra Paoli e la neonata casa discografica milanese Dischi Ricordi, che gli permette di registrare i primi 45 giri, quali Non occupatemi il telefono, La tua mano e Sassi. È il 1959, ma il mondo evidentemente non è ancora pronto per Paoli, e i suoi lavori non piacciono.

Solo l’anno dopo, le canzoni di Gino Paoli arrivano all’orecchio di Mogol, che rimane affascinato in particolare dal brano Il cielo in una stanza, che propone di cantare a Mina. Lei accetta, il singolo fa un successo clamoroso e Paoli riesce così a ritagliarsi il suo ruolo di paroliere oltreché di cantante.

Il 1961 si rivela foriero di novità per Paoli: è in quest’anno che incontra Ornella Vanoni, componendo il sempiterno brano Senza fine, una delle poesie d’amore in musica più note in Italia e all’estero, ed è sempre in tale anno che partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo, con la canzone Un uomo vivo, che potete ascoltare qui sotto.

Rimanendo in questo ambito, le partecipazioni di Gino Paoli al Festival di Sanremo sono in tutto cinque, compresa la sopracitata: nel 1964 con Ieri ho incontrato mia madre, nel 1966 con La carta vincente, nel 1989 con Questa volta no e infine nel 2002 con Un altro amore.

Nel 1963, Paoli incide invece quello che è il suo 45 giri di punta, sotto la direzione della RCA Italiana: Sapore di sale, al cui arrangiamento partecipa anche il grandissimo Ennio Morricone.

Il successo però si sa, gira e gira, e sul finire degli anni Sessanta sembra abbandonare Paoli, le cui canzoni non suscitano più chissà quanto ardore, costringendolo ad esibirsi unicamente in piccoli locali e nelle balere liguri e generando in lui un profondo stato di sconforto.

Dovrà aspettare fino al 1984 per tornare a tutti gli effetti alla ribalta sulla scena musicale: è infatti in quest’anno che Paoli scrive il brano Una lunga storia d’amore per il film Una donna allo specchio… un brano che piace, e tanto. Come ai vecchi tempi.

Gli anni Novanta e Duemila continuano su questa scia. Paoli pubblica album quali Matto come un gatto (1991), Pomodori (1998), Ti ricordi? No, non mi ricordo (2002) insieme alla Vanoni, Storie (2009) e Appunti di un lungo viaggio (2019).

Paoli ha inoltre ricoperto brillantemente nel corso della sua vita sia il ruolo di talent scout, portando al successo nomi amatissimi, come Viola Valentino, Fabrizio De André e Lucio Dalla, che quello di paroliere per numerosi artisti, da Zucchero (Con le mani) a Marcella Bella (Tanti auguri) a Giorgia (Di che segno sei).

Nel 1987 viene poi eletto deputato del Partito Comunista Italiano, ma abbandona il mondo della politica nel 1992. Si definisce un anarchico.

Instagram

Al momento non esiste un account Instagram Gino Paoli verificato.

Ci sono tuttavia diverse fan page a lui dedicate, presso le quali potete vedere moltissime foto e video inerenti alla vita privata e alla lunga carriera di Gino Paoli.

Gossip Chi, La Redazione 

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