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Mango chi era, biografia, morte, carriera, album, canzoni, Oro, moglie e figli

La mia conoscenza di Mango è iniziata un giorno di primavera di ormai quasi una decina d’anni fa, che però mi sembra fosse solo ieri. Del resto è così che funziona con i ricordi molto belli e con quelli molto brutti, no?

Rimangono impressi nella memoria indelebilmente, come un tatuaggio sulla pelle candida. Per fortuna questa mia memoria appartiene alla prima categoria, ai ricordi belli.
Ero in macchina con mio papà, mi stava portando a scuola, e di colpo è partita una canzone alla radio, suonata con musica a mio dire malinconica e cantata con voce che lo era ancora di più.

Chi è questo cantante?”, chiesi a mio padre.
Mango”, rispose.

Da lì è iniziata la mia passione per questo artista nostrano, e qui di seguito vi parlerò proprio di lui, della sua biografia, vita privata e carriera.
Il tutto da leggere con una sua canzone in sottofondo, ovviamente. Io consiglio l’intramontabile Oro, ma di belle ce ne sono davvero tante.

Mango

Mango chi era?

“Un autentico innovatore della musica leggera italiana”. Così Mario Luzzatto Fegiz, critico di musica, ha definito il nostro caro Mango.

Un artista semplice, che è entrato nel cuore di tante persone e che lì rimane anche oggi che non è più su questa Terra; ci ha lasciato però un altro dono prezioso, oltre alla sua memoria: la musica, le canzoni, racchiuse in ben sedici album in studio e due dal vivo, che avranno il sempiterno compito di raccontare di lui e della sua voce melodiosa a coloro che verranno.

Mango

Ma qual è stata la vita di Mango? Scopriamolo subito.

Biografia

Giusto poco fa si sarebbe festeggiato il suo compleanno, se solo non avesse abbandonato questo mondo troppo presto: Giuseppe Mango nasce infatti il 6 novembre del 1954 a Lagonegro.

La sua è una famiglia semplice, ma in cui non manca il calore e la musica, soprattutto quella di genere hard rock e soul, che entra nel cuore di un Mango di appena sei anni e ci indice la firma.

Niente canzoni italiane, però, quelle non gli piacciono proprio, ad esclusione di qualche isolato brano di Battisti.
E vabbè, ognuno ha i suoi gusti.

Dopo aver fatto parte di una cover band, decide però che vuole percorrere da solo la sua strada di musicista, e si reca a Roma per diventare un professionista a tutti gli effetti. È il 1975.

Adesso immaginatevi la scena: Mango è lì, che aspetta di sostenere l’esame della SIAE, con addosso i suoi ventuno anni e tanta voglia di fare musica.

Sarà agitato, impaziente, teso, tutte queste cose insieme o forse nessuna, chi può dirlo. Fatto sta che in quegli attimi di attesa gli si avvicina un altro ragazzo, che di anni rispetto a lui ne ha solo quattro in più.

Dice di chiamarsi Renato Zero.
Dice che vuole ascoltare qualche suo brano e, dopo averlo fatto, che lo vuole presentare al produttore della RCA italiana, tale Franco Migliacci.

È l’inizio di un sogno. Quello di Giuseppe Mango, in arte solo Mango, di incidere le sue canzoni.
Galeotta fu l’attesa per l’esame.

La morte di Mango arriva invece d’improvviso, un triste 7 dicembre del 2014.
L’artista sul palco in quel di Matera, ospite della manifestazione a scopo benefico World of Colours.
Canta il suo singolo più famoso, quello che, come abbiamo detto prima, ha segnato il suo ritorno sulle scene: Oro.
Succede tutto in un momento.
Un dolore al petto, un senso di mancamento.
Muore prima di arrivare in ospedale.

La causa? Un terribile infarto.
L’età? Da poco 60 anni.

Cosa c’è di più bello che morire mentre fai musica davanti alla gente, e cioè mentre fai la cosa che ami di più?”. Queste, le parole rivolte da Mango alla moglie qualche tempo prima.
Anche questo suo desiderio è stato esaudito.

Mango, moglie e figli

La moglie di Mango era Laura Valente, cantante dei Matia Bazar. I due si sono sposati nel 2004, pur stando insieme dal 1983.

Mango e Laura Valente

Dalla loro unione sono nati due figli, il batterista Filippo (1995) e la cantante molto apprezzata di questi tempi, Angelina (2001).

Carriera

Il suo primo album esce per la RCA nel 1976: si intitola La mia ragazza è un gran caldo, e alcune canzoni in esso contenute (ad esempio Tu pioggia io mattino e Se mi sfiori) piacciono ad altri cantanti della scena musicale del momento, come Patty Pravo e Mia Martini, che ne interpretano delle cover.

Stessa cosa accade con il brano Sentirti, contenuto nell’album del 1979 Arlecchino, e con Nero e blu, parte del disco del 1982 È pericoloso sporgersi.

Ma non tutto va come sperato dall’artista: i suoi album non fanno chissà quanto successo, e il suo sogno di affermarsi nella musica svanisce pian piano.

Che cosa ci vorrebbe in questi casi, secondo voi? Io direi un pizzico di fortuna, ed anche di tempismo.

Così succede per Mango. Ormai prossimo a ritirarsi dalle scene musicali, viene contattato da Mogol in persona, che ha trovato per puro caso un suo vecchio provino collocato negli archivi della Fonit.
In quest’occasione Mango ha cantato il brano Mama Voodoo, ma Mogol, dopo averlo incontrato, gli propone di cambiarne il testo e il titolo, dando così vita al singolo Oro.

Già, oro. Oro come è stato per lui l’incontro con Zero prima, e con Mogol poi.
La carriera di Mango sta di nuovo per decollare.

Senza dilungarci troppo, allora, vediamo qui di seguito quali sono stati complessivamente gli album che questo artista ha inciso nella sua vita: La mia ragazza è un gran caldo, 1976; Arlecchino, 1979; È pericoloso sporgersi, 1982; Australia, 1985; Odissea, 1986; Adesso, 1987; Inseguendo l’aquila, 1988; Sirtaki, 1990; Come l’acqua, 1992; Mango, 1994; Credo, 1997; Disincanto, 2002; Ti porto in Africa, 2004; Ti amo così, 2005; L’albero delle fate, 2007; La terra degli aquiloni, 2011.

Nel 1995 e nel 2009 ha inoltre pubblicato due album dal vivo, rispettivamente Dove vai… e Gli amori son finestre.

Tra i suoi brani più famosi citiamo invece Oro (1984), Bella d’estate (1987) e Mediterraneo (1992).

Mango era anche un amante della poesia, di cui ha pubblicato due raccolte: Nel malamente mondo non ti trovo, 2004, e Di quanto stupore, 2007.

Instagram

Nonostante la scomparsa, il profilo Instagram Mango (@mango) è ancora attivo, e al momento vanta 16000 followers.

Se invece volete approfondire la sua storia in qualità di uomo e di artista, vi consiglio di dare un’occhiata al sito ufficiale di Mango.

Gossip Chi, La Redazione

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Sara
Sara
Mi definisco una "bambola di scrittura automatica", sì, proprio come Violet Evergarden e compagne: scrivo (e amo farlo) per me e per gli altri, per raccontare emozioni, storie, idee, fatti e momenti di vita, miei o altrui. Sono anche un'appassionata di libri, manga, anime, film, musica, arte e mitologia: vabbè, per dirla in breve, ho un debole per tutto ciò che riesce a insegnarmi e a lasciarmi qualcosa; "Ho il cuore affollato come le Chiese la notte di Natale", diceva Jack Kerouac, e così posso definire anche il mio, di cuore, ma uno spazietto per le cose nuove riesco sempre a trovarlo. Vorrei salvare il mondo ma ho paura dei palloncini, per non parlare dei tuoni e dei petardi, e ci sono volte, e occasioni, in cui mi commuovo 60 volte al minuto, anche per sciocchezze, dandomi poi della scemotta. Un riassunto riassuntissimo di me? Una nerd che racconta cose. Baci baci.

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