Gianni Boncompagni, uno dei geni più visionari e lungimiranti della televisione e della radio italiana, mentore e talent scout di decine e decine di artisti talentuosi, che ancora oggi sono dei pilastri dello spettacolo nostrano.
Scomparso qualche anno fa, resta un patrimonio culturale e sociale del nostro paese.
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Gianni Boncompagni chi era?
Creatore di numerosi programmi di Gianni Boncompagni, che ad oggi sono considerati dei veri cult, trasmissioni che hanno cambiato il linguaggio comunicativo che fino a quel momento imperversava nelle televisioni e nelle radio statali.
Negli anni della sua lunga e gloriosa carriera, ha lavorato con personaggi di primo piano, come Renzo Arbore, con cui ha iniziato a collaborare nella radiofonia della Rai, negli anni sessanta, dando vita a trasmissioni storiche come Bandiera Gialla e Alto gradimento, precursori nel proporre la musica beat in Italia.
Il loro connubio ha dato il via ad un tipo di intrattenimento che si basava su non-sense e improvvisazione.
È stato, oltre che un grande conduttore radiofonico, un autore televisivo, con all’attivo svariati programmi di successo, uno su tutti, Non è la Rai, trasmesso su Italia 1 negli anni novanta e che ha lanciato personaggi del calibro di Ambra Angiolini, Claudia Gerini, con cui ha avuto un breve flirt e le ex veline di Striscia La Notizia Miriana Trevisan e Laura Freddi.
Raffinato compositore e paroliere, ha scritto successi indimenticabili come Ragazzo Triste, interpretata da Patty Pravo; Tuca Tuca; e Tanti auguri, per l’immensa Raffaella Carrà.
Così come alcuni brani per Mina, Renato Zero e persino Strapazzami di coccole per il mitico Topo Gigio. Attivo anche come regista televisivo.
Nel nostro interessante articolo odierno, andremo a scoprire la vita privata e la straordinaria carriera di questo pigmalione.
Biografia
Siete curiosi di sapere quando è nato Boncompagni? Ve lo diciamo subito. Il noto autore e regista televisivo è nato ad Arezzo, in Toscana, il 13 maggio del 1932 ed è scomparso a Roma il 16 aprile del 2017, all’età di 84 anni.
I genitori di Gianni Boncompagni erano un militare con ruoli amministrativi e una casalinga.
All’età di 18 anni ha deciso di trasferirsi in Svezia, dove ha vissuto dieci anni e si è diplomato all’Accademia svedese di grafica e fotografia e iniziato a lavorare come conduttore radiofonico per la radio svedese.
Gianni Boncompagni prima moglie, figlie
Durante questa esperienza si è sposato con un’aristocratica svedese e con lei ha messo al mondo tre figlie di Gianni Boncompagni, di nome Barbara, cantante e autrice televisiva, Paola e Chiara.

La coppia si è separata poco tempo, così Giandomenico Boncompagni, questo il nome all’anagrafe, ha ottenuto la patria potestà per poterle crescere da solo in Italia.
Chi era la compagna di Boncompagni?
Dopo il matrimonio ha avuto una lunga relazione sentimentale, durata più di 10 anni, con l’icona della televisione e della musica italiana, Raffaella Carrà.
In seguito ha avuto storie con attrici splendide, da una bellezza mozzafiato come Isabella Ferrari e Claudia Gerini.
In realtà, gli era stato attribuito anche un flirt con Ambra Angiolini, anche se è stato prontamente smentito dalla manager dell’attrice e cantante romana.
Gianni Boncompagni carriera
La sua carriera inizia nel 1964 quando inizia a lavorare in Rai, come programmatore di musica leggera.
Dopo diversi programmi radiofonici di enorme successo, in coppia con Renzo Arbore, esordisce in televisione nel 1977 conducendo la trasmissione musicale Discoring, che riscuote un incredibile successo, visto che si interfacciava direttamente con un pubblico giovane, proponendo sia novità musicali che di tendenze nel campo dell’abbigliamento.
Negli anni ottanta si occupa di programmi di grande rilievo come: Superstar; Drim; Sotto le stelle e Patatrac, entrambi del 1981; e Galassia 2 nel 1983. Sempre nello stesso anno, è autore e regista di Pronto, Raffaella?, che ha consacrato il personaggio della grande Raffaella Carrà.
Ci fu anche un seguito, intitolato Pronto, chi gioca? dal 1985 al 1987, con la conduzione di Enrica Bonaccorti.
Nel 1987 ha dato vita ad un altro programma cult del nostro piccolo schermo, Domenica In, con al timone due donne di spettacolo navigate, come Edwige Fenech e Marisa Laurito. In questa trasmissione, nacque il celebre Cruciverbone.
Di seguito, nel 1991, insieme alla sua storica co-autrice di fiducia, Irene Ghergo, passa alla Fininvest, oggi Mediaset, nelle vesti di regista e deus ex machina di Non è la Rai: condotto da Enrica Bonaccorti, in onda su Italia uno fino al 1995.
Nello stesso periodo realizzò anche Primadonna, con Eva Robin’s; Bulli & pupe; e Rock ‘n’ Roll, del 1993, spin-off di Non è la Rai.
Successivamente, nel 1997 torna alla Rai e realizza Macao, presentato dalla showgirl e conduttrice Alba Parietti.

L’anno seguente produce per Raidue il programma Crociera, con l’attrice Nancy Brilli alla conduzione.
Dal 2001 al 2003, ha collaborato con il conduttore piemontese Piero Chiambretti per Chiambretti c’è.
Poi, nel 2008 torna a collaborare come autore con la sua storica ex Raffaella Carrà, in Carràmba che fortuna.
Oltre a questo, nella stagione 2007/2008 propone un nuovo programma, Bombay, trasmesso su LA7, che presentava una scenografia minimale e studio diviso in due parti. Il regista e paroliere vuole al suo fianco, alla regia, Giovanni Benincasa.
Infine, Gianni Boncompagni, nel 2012, ha tenuto una rubrica giornaliera sulla testata Il Fatto Quotidiano, intitolata Complimenti.
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