Michela Murgia, talentuosa scrittrice e attivista, è venuta a mancare pochi giorni fa dopo una malattia grave che l’aveva colpita tempo fa.
Ha lasciato un segno indelebile nella letteratura e sui social media dove aveva fomentato anche il suo feroce attivismo.
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Michela Murgia chi era?
Celebre scrittrice, drammaturga e attivista femminista e politica.
Il suo pensiero politico, ha da sempre scatenato polemiche da parte di esponenti di centro destra, in quanto criticava spesso la posizione femminista della premier Giorgia Meloni.
A seguito della sua scomparsa, è stato dipinto un murales sui Navigli di Milano, opera dell’artista Cristina Donata Mayer, per ricordare questa talentuosa penna della letteratura ed editoria italiana con un suo ritratto e una frase che cita Vogliamo piacerci, non compiacervi, a favore delle famiglie arcobaleno.
Biografia
Di origini sarde, è nata il 3 giugno 1972 a Cabras, in provincia di Oristano. Ha un fratello minore nato con delle fragilità, di nome Cristiano Murgia.
Da sempre molto legata alla sua terra natia, la Sardegna.
Tuttavia la sua infanzia era stata segnata da un padre violento, tant’è che il 26 dicembre del 1990 la mamma di Michela Murgia, Costanza Marongiu, era scappata di casa insieme ai figli, li aveva portati dalla casa della zia.
Ai tempi lei era già maggiorenne, e da quell’evento capì che non voleva più tornare dal padre, che non era mai riuscita a perdonare in quanto l’uomo non si era mai pentito delle sue azioni violente.
Ha frequentato una scuola tecnico commerciale, dove si è diplomata.
Inoltre, nella sua vita ha coltivato un forte interesse per la religione, per cui seguì un percorso di studio indirizzato verso le Scienze religiose presso la Diocesi di Oristano.
Dopodiché ha iniziato a lavorare come insegnante di religione in diverse scuole, durante sei anni. Oltre a questo, ha svolto altri lavori come operatrice fiscale, venditrice di multiproprietà, direttrice amministrativa in un’azienda termoelettrica, e anche come portiera notturna.
Fu anche punto di riferimento nel settore giovanile regionale, nei panni di animatrice dell’associazione Azione Cattolica Italiana.
Femminista e attivista, era impegnata nella lotta dei diritti delle donne, si era battuta per portare avanti il delicato argomento della gestazione surrogata, nonché i diritti dei migranti.
Età e segno zodiacale
La scrittrice di Accabadora è venuta a mancare di recente, il 10 agosto 2023, a Roma, a seguito di una malattia grave, cancro renale, che stava trattando da tempo con una terapia basata sui biofarmaci.
La morte di Michela Murgia l’ha raggiunta a soli 51 anni di età. Il suo segno zodiacale era quello dei Gemelli.

In merito alla sua altezza e il peso, sappiamo che erano di 168 cm e di circa 70 chili.
Michela Murgia marito
Era stata legata in matrimonio a Manuel Persico, di origini bergamasche che svolgeva la professione di informatico. I due erano convolati a nozze nel 2010, il matrimonio è durato soltanto quattro anni.
Nel 2017 ha conosciuto in Sardegna quello che poi sarebbe diventato suo marito a livello burocratico, l’attore e regista Lorenzo Terenzi (classe 1988), durante la messa in scena di un’opera teatrale, Quasi Grazia, dove Michela Murgia recitava nei panni della protagonista e lui lavorava come aiuto regista.
E diciamo a livello burocratico in quanto tra Michela Murgia e Lorenzo Terenzi non c’era mai stato un rapporto sessuale, la loro era un’amicizia profonda, tale come una sorella e un fratello, insomma, un’intesa reale.
Era stata la scrittrice sarda a chiedergli di sposarla verso Pasqua di quest’anno, in quanto aveva bisogno di lui con l’aggravarsi della sua condizione di salute.
Dunque, il 15 luglio 2023, i due si erano sposati in articulo mortis, erano arrivati a un livello così alto di confidenza e intimità per fare questo passo importante, non essendoci mai un fidanzamento né niente di sessuale.

Era stato più che altro un’evoluzione naturale della loro profonda amicizia.
Non aveva mai avuto figli, considerava figli d’anima Raphael Luis, Michele Anghileri, Francesco Leone e Alessandro Giammei.
La sua concezione di famiglia queer era una protesta contro l’imposizione patriarcale e convenzionale della società.
Carriera
Il primo libro di Michela Murgia intitolato Il mondo deve sapere, del 2006, era iniziato come un blog in cui veniva racconta la dura realtà, da un’ottica ironica e in base alle proprie esperienze personali, degli operatori di telemarketing per una nota compagnia, la Kirby company, oltre allo sfruttamento e la precarietà del settore del call center.
Ebbe un successo tale che la sua opera fu portata in teatro con Il mondo deve sapere del regista David Emmer, e al cinema, con il film Tutta la vita davanti, del 2008 per la regia di Paolo Virzì.
Lungo la sua carriera, la celebre intellettuale ha pubblicato numerosi saggi e romanzi, tra cui ricordiamo Viaggio in Sardegna: undici percorsi nell’isola dove non si vede, del 2008, dove i lettori possono scoprire gli angoli più belli e sconosciuti dell’Isola; il romanzo Accabadora, del 2009, ambientato negli anni ’50 in Sardegna, una narrativa che le è valsa diversi premi Campiello, Dessì e Supermondello.
I saggi della scrittrice sarda annoverano titoli quali Futuro interiore, del 2016; L’inferno è una buona memoria, del 2018 e sempre in quell’anno anche Istruzioni per diventare fascisti.
Oltre al lavoro editoriale era impegnata come attivista politica, prettamente il suo filone era quello di sinistra.
Anzi, ha sostenuto esponenti di spicco come Mario Adinolfi durante la sua candidatura nel 2007 alle primarie del Partito Democratico, e nel 2019 alle elezioni europee di Sinistra Italiana; Convergenza socialista; Rifondazione comunista e altri gruppi di sinistra.
In televisione era apparsa in programmi come Le invasioni barbariche, in onda su LA7; e per l’emittente RAI 3 in Quante storie; Chakra; e Ghost Hotel, nel 2022.
Sui social è ancora presente un account Instagram Michela Murgia, con il nome utente @michimurgia, che può contare su oltre 577 mila followers.
Sul suo profilo vi sono foto di Michela Murgia e video che la vedono impegnata nelle diverse manifestazioni di attivismo e nella recitazione, così come vari post dove esprime il suo pensiero politico e anche sulla famiglia queer.
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